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Lunedì 25 Aprile 2016
Imparare un lavoro a scuola: ecco come gli studenti sperimentano il fare impresa

L’Istituto “Costanzo” di Decollatura (Catanzaro) ha inventato per i suoi studenti della classe III del Tecnico informatico di Soveria Mannelli un nuovo modo di fare alternanza scuola/lavoro: simulare un’impresa che ripara le aule informatiche delle scuole del primo ciclo. Il Dirigente scolastico Antonio Caligiuri, molto impegnato nella riorganizzazione generale dell’Istituto,  spiega che “in quest’ultimo mese gli studenti hanno già visitato e sistemato a puntino le aule informatiche degli Istituti comprensivi di Soveria Mannelli, della “Gatti” di Lamezia terme, di Bianchi-Scigliano e in questa settimana sono intervenuti nell’Istituto Manzoni-Augruso di Lamezia Terme e proseguiranno il loro lavoro nel prossimo mese vistando altre cinque scuole del Lametino e del Reventino”. "Si tratta di una modalità di alternanza - sottolinea il Dirigente scolastico - prevista dalle Linee guida adottate dal Ministro Giannini in applicazione della legge “La buona scuola” e che il  “Costanzo” ha colto al volo intravedendovi un doppio vantaggio: l’esperienza dei ragazzi di esplorare il mercato del lavoro dal punto di vista di una piccola società che opera nel settore informatico e la soddisfazione dei dirigenti delle scuole del primo ciclo di vedere rimesse a nuovo le loro aule informatiche". L’Istituto Costanzo di Decollatura, di cui fa parte il tecnico informatico, è molto attivo nel campo dell’Alternanza Scuola/Lavoro. "Nel corso del presente anno scolastico - continua entusiasta Caligiuri - gli studenti del triennio che vivono la loro prima esperienza con il mondo del lavoro sono ben 235. Per tutti è stato pensato un solido percorso che prevede, oltre ad interessanti esperienze in aziende, due importanti moduli base: il primo di almeno 15 ore sulla Sicurezza nei posti di lavoro per la diffusione della cultura della sicurezza; il secondo di almeno 30 ore di ImpresaFormativa Simulata utilizzando il simulatore web CONFAO, nonché il sostegno di un’esperta di start-up, la dott.ssa Colosimo Donatella". Il Reventino e in generale la Calabria hanno bisogno di lavoratori altamente qualificati, ma anche e soprattutto di imprenditori con idee innovative, capaci di creare ricchezza con prodotti e soluzioni in grado di oltrepassare le dimensioni delle piccole attività artigiane e l’orizzonte del mercato locale. Caligiuri, con orgoglio, cita tutti i suoi studenti impegnati in questo progetto, così simile a un'impresa reale:  Carà Danilo, Cerra Francesco, De Cello Davide, Gentile Symon, Guzzzo Bruno, Mazza Alessandro, Mazza Jonathan, Masr Agami, Lucia Roberto, guidati dal tutor scolastico prof. Nicola Torchia, costituiti in una impresa formativa che sfrutta le “attività in conto terzi” che la legge consente a tutti gli istituti tecnici. Si tratta di vere e proprie attività economico-produttive che i Tecnici possono svolgere verso terzi e i cui guadagni vengono acquisiti nel bilancio della scuola. In questo caso l’attività in conto terzi è stata solo simulata con la creazione di listini di prestazioni e costi, la compilazione di schede di intervento, il rilascio di fattura (simulata). Gli studenti, infine, si dichiarano contenti e orgogliosi di poter operare da soli nell’analisi dei guasti e nella ricerca della soluzione migliore e di fornire all’Istituto cliente un servizio che è da loro particolarmente apprezzato dal momento che è gratuito e risolve uno dei grandi problemi delle scuole del primo ciclo, la mancanza di tecnici addetti alla manutenzione delle strutture e infrastrutture software, e nello stesso tempo sono convinti di sviluppare capacità di gestione nei vari ambiti, rendendosi così autonomi e preparati a un lavoro futuro. 

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